Aruba, una destinazione ambita nei Caraibi

Aruba.

Come le onde che bagnano le sue spiagge di sabbia bianca, il saluto con cui si accoglie il visitatore all’arrivo ha una cadenza morbida che avvolge e annuncia al viaggiatore i giorni da sogno che vivrà su una delle isole più piccole e, allo stesso tempo, più visitate nei Caraibi.

Il papiamento, dialetto creolo parlato anche a Bonaire e Curaçao, è il risultato della simbiosi del portoghese con elementi dell’olandese e di altre lingue e costituisce la lingua ufficiale insieme a quella dei Paesi Bassi, al cui Regno Aruba continua ad appartenere come un territorio d’oltremare, sin dalla sua conquista nel 1636 da parte della Compagnia olandese delle Indie Occidentali.

Esclamando “Bon bini!” –Benvenuti-, non solo garantisce un buon soggiorno ai milioni di turisti che ogni anno decidono di trascorrervi una vacanza.

Inoltre, Aruba è conosciuta come “l’isola felice” o “isola della felicità” da quando, nel 2016 una ricerca organizzata dall’Aruba Tourism Authority (ATA) e dal Rosen College of Hospitality Management presso l’Università della Florida Centrale, utilizzando i dati di 2.000 sondaggi condotti negli ultimi cinque anni hanno rilevato che il 78% degli abitanti dell’isola era soddisfatto della propria vita e quindi si sentiva felice.

Lo studio è stato realizzato parallelamente all’Happiness Report realizzato annualmente dall’ONU utilizzando lo stesso metodo di indagine e tenendo conto di indici come la crescita economica, l’aspettativa di vita e altri parametri che indicano il livello di benessere delle popolazioni e che nel 2023 ha designato la Finlandia con quel premio.

Tuttavia, gli arubani continuano a sentirsi titolari della denominazione che li classifica come i più felici, condizione sostenuta ogni giorno dai loro numerosi visitatori.

Essendo un territorio di appena 180 chilometri quadrati e situato a nord del Venezuela, Aruba basa il suo Pil proprio sul turismo, che costituisce il 95% della sua economia.

Il 2022 si è chiuso con un milione e centomila viaggiatori senza contare circa 500 mila crocieristi, motivo per cui è considerato uno dei mercati turistici più richiesti della regione se si confrontano queste cifre con la sua piccola area.

Ciò che attrae di più a prima vista sono le sue spiagge che, come Eagle o Palm Beach, sono tra le migliori della zona e si distinguono per la trasparenza e il calore delle loro acque colorate di un turchese abbagliante.

Ma questa destinazione offre anche la possibilità di conoscere un ampio elenco di specie animali e vegetali presenti nel Parco Nazionale di Arikok; oppure salire in cima alla vetta Hooiberg, una formazione vulcanica alta 168 metri.

Anche ristoranti, boutique e negozi dove le tasse basse rendono i prezzi più accessibili attirano i viaggiatori e vengono apprezzati gli ottimi servizi di una popolazione che ama soddisfare i desideri dei turisti.

Ci sono già abbastanza ragioni per andare in vacanza ad Aruba … E siate felici!

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