Spiagge cubane senza sargassi: rifugi caraibici dalle acque cristalline

Una collaborazione di Rachell Cowan Canino

Mentre i Caraibi affrontano un accumulo record di sargassi, Cuba si sta affermando come destinazione con spiagge incontaminate dove i visitatori possono godere di acque cristalline e sabbie dorate senza la minaccia delle fastidiose alghe brune. Numerose coste nella parte occidentale e centrale dell’isola mantengono condizioni ottimali grazie alle correnti oceaniche e alle strategie di gestione ambientale.

Per comprendere questo fenomeno ambientale, è importante sottolineare che l’arrivo massiccio di sargassi nei Caraibi è legato al cambiamento climatico: aumento delle temperature oceaniche, alterazioni delle correnti e nutrienti derivanti dalle attività umane. Quando queste alghe si decompongono, generano idrogeno solforato, che causa mal di testa, irritazione agli occhi e danneggia gli ecosistemi marini.

Paesi come il Messico e la Repubblica Dominicana hanno implementato barriere di contenimento e una bonifica intensiva, ma Cuba si distingue per la stabilità delle sue spiagge in aree chiave, grazie alla sua posizione geografica e alle politiche di monitoraggio.

Tra queste spiagge cubane, spicca Varadero (Matanzas), la principale destinazione balneare dell’isola. Con 22 km di sabbia bianca, questa spiaggia iconica registra una presenza minima di alghe nel 2025. Il suo profilo idrodinamico, protetto dalla Corrente del Golfo, devia masse di sargassi verso est. Hotel come l’Iberostar Selection Varadero, certificato per la sua sostenibilità, implementano un monitoraggio quotidiano e la rimozione tempestiva dei rifiuti.

Un po’ più in centro, le spiagge di Cayo Santa María (Villa Clara) e Cayos Coco e Guillermo (Ciego de Ávila) sono note per le loro acque turchesi. Queste rimangono pulite grazie alle correnti locali che trasportano i sargassi verso il mare. I biologi del CITMA monitorano le acque utilizzando immagini satellitari per attivare rapidi protocolli di bonifica in caso di avvicinamento.

Nel frattempo, anche le spiagge all’est dell’Avana (Guanabo, Bacuranao, Mar Azul, tra le altre) si trovano in una posizione privilegiata. Dopo segnalazioni isolate a marzo, i programmi di gestione ne hanno ridotto l’impatto. La bonifica specializzata e il posizionamento strategico di barriere naturali mantengono operative queste spiagge urbane. Cuba ha integrato la gestione del sargasso nella sua Direttiva 1 di Protezione Civile, classificandolo come rischio ambientale.

All’estremità più orientale di Cuba, Guardalavaca (Holguín) è un tesoro storico e naturale. Questa spiaggia, dove sbarcò Colombo nel 1492, combina acque cristalline e sabbia bianca con una barriera corallina a soli 100 metri dalla riva, ideale per immersioni e snorkeling. La sua posizione sulla costa nord-orientale beneficia delle correnti che trasportano i sargassi, mentre gli hotel della zona implementano una sorveglianza giornaliera per la rimozione tempestiva dei rifiuti.

A sud dell’Isla de la Juventud, Cayo Largo del Sur ospita alcune delle spiagge più incontaminate dei Caraibi, con 24 km di sabbia fine e acque turchesi. Le sue spiagge Paraíso e Sirena sono immuni al sargasso grazie alle correnti che deviano le alghe al largo, un fenomeno supportato dai sistemi di allerta precoce. Questo paradiso, accessibile solo in aereo o in barca, opera secondo un modello di ecoturismo.

Strumenti come la Mappa Ufficiale di Monitoraggio del Sargasso, aggiornata quotidianamente con la collaborazione dei cittadini, consentono di prevedere gli arrivi in diversi paesi della regione. Inoltre, progetti pilota in collaborazione con associazioni ambientaliste stanno esplorando usi sostenibili delle alghe raccolte, dai fertilizzanti ai materiali da costruzione.

Quindi la risposta alla domanda è chiara: perché scegliere Cuba? Mentre destinazioni come Cancún si affidano ai “semafori del sargasso” per reindirizzare i turisti, le spiagge cubane offrono: una biodiversità intatta con barriere coralline, esperienze premium in hotel in città storiche che completano l’offerta di sole e spiaggia con cultura e storia, nonché l’assenza di rischi per la salute derivanti dalla decomposizione del sargasso e l’impegno per pratiche sostenibili.

Per i viaggiatori alla ricerca dei Caraibi autentici, senza sconvolgimenti ecologici, l’isola conferma che esistono ancora paradisi dove il mare rimane uno specchio blu.

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